January 20, 2024

00:18:19

Cosa è successo? - Un tetto sopra Firenze - 20 gennaio 2024

Hosted by

ondemand.controradio.it
Cosa è successo? -  Un tetto sopra Firenze -  20 gennaio 2024
Cosa è successo
Cosa è successo? - Un tetto sopra Firenze - 20 gennaio 2024

Jan 20 2024 | 00:18:19

/

Show Notes

In questo numero: UN TETTO SOPRA FIRENZE | PRIMA PARTE Emergenza abitativa o meglio problema abitativo strutturale di una città che cambia e cambierà radicalmente. Ma con quali conseguenze, a quali costi e pagati da chi? In questa prima di due puntate dedicate al tema abitativo, tra Student Hotel e investimenti asiatici, ascolteremo le voci di quanti restano critici e preoccupati nei confronti dei cambiamenti all’orizzonte. Nella seconda puntata entreremo nelle case popolari, nei cohousing, e daremo voce alle istituzioni che stanno immaginando e costruendo la Firenze di domani. Il Podcast di Controradio “Cosa è successo?” è ascoltabile su Spotify, […]
View Full Transcript

Episode Transcript

[00:00:04] Speaker A: Storie e voci per capire quello che accade il podcast dei controlli radio un tetto sopra Firenze prima parte stiamo parlando dell'emergenza abitativa o del problema abitativo strutturale in una città che cambia e cambierà radicalmente ma ci chiederemo con quali conseguenze a quali costi e pagati da chi ci muoveremo asiatici, ascolteremo le voci di quanti restano critici e preoccupati nei confronti dei cambiamenti all'orizzonte. Questa è la prima puntata, ne seguirà un'altra dove entreremo nei quousing, nelle case popolari e nelle istituzioni per cercare di capire come sarà la Firenze di domani. sono Raffaele Palumbo e questo è cosa è successo, storie e voci per capire quello che accade e iniziamo un tour con Massimo Torelli di Firenze Città Aperta e molti altri ospiti per cercare di capire come sta cambiando la città. Partiamo da un luogo simbolo, siamo tra il Palazzo di Giustizia e Via Torre degli Agli dove da una parte c'è un immobile pubblico è stato appena inaugurato un nuovo student hotel privato. [00:01:28] Speaker B: Quello lì è l'ultimo studentato fantasma sorto, grazie alla norma, questo qua, che fra la Regione e il Palazzo di Giustizia, quella è la strada proprio che l'unisce, 400 posti letto, 960 euro 16 metri quadri. comprensivo di bagno al mese. [00:01:49] Speaker C: Dove siamo? In viatore degli Agli? [00:01:51] Speaker B: Sì, qui siamo a Torre degli Agli. Quella lì è via Regione Toscana, che è quella che unisce il reto del Palazzo di Giustizia e questa qua è da dodici anni che è chiusa in ristrutturazione e siamo a centocinquanta mesi perché la cosa significativa, la differenza fra residenza per chi vive, ha bisogno di casa, E il business sta proprio in questo. Non c'è un'immagine migliore per immortalarla. [00:02:19] Speaker C: Ma la proprietà di chi è? [00:02:21] Speaker A: Cioè, chi è che gioca le partite? [00:02:24] Speaker B: Questa via è la proprietà pubblica, è un'alloggio dell'Aser. Il cantiere fu aperto nel 2012. L'impegno era chiuderlo entro il 2013. E là dietro invece vedi quel cantiere lì che molti pensavano fosse il cantiere FINDOMESTIK perché FINDOMESTIK la si va a vedere, sta costruendo la sua sede a destra. In realtà il primo ottobre è stato aperto questo studentato privato all'insapusa della cittadinanza di tutti. Ma questa differenza è quattordici mesi, dodici anni. [00:02:56] Speaker A: E invece questa è fatta in quattordici. [00:02:58] Speaker C: Mesi di chi è? [00:02:59] Speaker B: Eh un fondo un fondo internazionale sì che è della catena Beiu Florenzia Living, è una catena internazionale che dentro ora c'è anche il proprietario la proprietà nella proprietà entrata a assicurazioni che sono fra i soggetti che hanno fatto le osservazioni al piano strutturale dicendo ci vuole più agibilità per gli. [00:03:31] Speaker A: Ma di cosa parliamo quando parliamo di student hotel? Lo abbiamo chiesto a David Benedetti, architetto di Nuova Bio, architetti associati di Firenze. Ascoltiamolo. [00:03:42] Speaker D: Il problema che balza per l'occhio è che sembra che tutte queste operazioni edilizie di rigenerazione urbana essenzialmente cittadini a carattere privato o semipubblico che siano sembrano più operazioni speculative che di vera ricucitura urbana. Sembra che manchi una regia di prefigurazione della città e delle sue problematiche oppure ancora peggio eh sembra che ci sia proprio una volontà di agire in questo in questa direzione. Gli studenti hotel di oggi io penso che nascano per iniziative di richiesta per lo più di di studenti stranieri, università stranieri che sono in linea sempre con la trasformazione della città per l'accoglienza di fatto una questione di toccate fuga. Il fenomeno è globale e quindi secondo me c'è un grosso problema etico dietro ed è sicuramente pertente per la città. Profito di coloro che detengono quote di investimento di questi fondi internazionali che muovono questo tipo di speculazione, peraltro vivono a chilometri di distanza da noi, non interessano per partecipare minimamente alla visione della città di domani. [00:04:48] Speaker A: Ci spostiamo di poco, abbiamo da una parte il cantiere della nuova sede della Pindomestic, siamo sempre a Novoli, l'università appunto di Novoli, e poi alle spalle del palazzo di giustizia terreni incontri. Andiamo a capire che cosa qui potrà verosimilmente accadere. [00:05:06] Speaker B: In quest'area qua, ma lì vediamo anche altre costruzioni pendenti, sorgeranno altre due torri residenziali per il mercato privato e stralusso, principalmente mercato orientale. quindi noi abbiamo che nella sede c'entra una grande sede universitaria un quartiere popolare vediamo sorgere un segno di città diversa tutto rivolto come si può dire a un mercato molto ambiente perché già alcuni di quelli di lì di quelle residenze lì proprio alle spalle del l'Università di Novole sono già stati venduti gli attici fra i nove e diecimila euro al metro quadro non a persone che risiedono a persone milionari del mondo e qui ci staranno una volta all'anno 15 giorni al mese. [00:05:49] Speaker C: Cinesi? [00:05:50] Speaker B: Fondamentalmente loro ma non solo perché è tanto evidente che Firenze sta diventando una città di investimento per chi ha case in varie città del mondo. Lavorano a Parigi, a Londra, a New York e la comprano qua e ti sembra in un'area che infatti c'è già l'urbanizzazione, c'è la strada, ma quest'area qua è l'area centrale di stavolgimento e dobbiamo collegarla al fatto che poi da lì si supera, si arriva al Puccini in cinque minuti, di là c'è il Manifattura Savacchi che è l'altra grande area e accanto c'è tutto Piafasiello, tutta la strada che porta fino alla stazione Lopolda dove è previsto da parte del gruppo Rosci il più grosso nuovo intervento di inizio. Quindi, come si può dire in continuo, se la caratteristica di Firenze è che c'aveva un'alternanza di case popolari e di palazzi nobiliari nel centro, qui stai ricreando, in una logica anglosassona o orientale, in cui c'è il quartiere dei milionari, stai creando isole separate dalla città in cui c'è solo gente che ha lo stesso censo. [00:06:58] Speaker A: Ma naturalmente per i detrattori di questo modello di sviluppo nulla nasce a caso. Sentiamo Francesca Conti che dirige la rivista La città invisibile, autrice con Ilaria Agostini di turismo di classe studentati e selezione sociale a Firenze. [00:07:15] Speaker E: Le trasformazioni che vediamo oggi a Firenze sono il risultato di 15-20 anni di politiche che hanno favorito la turistificazione della città, la svendita degli edifici pubblici, la trasformazione di palazzi storici e non solo in strutture ricettive o in appartamenti di lusso della residenza temporanea. non si arriva così per caso all'oggi con undici studentati che per intendersi chiamiamo di lusso ma che comunque certamente non sono destinati agli studenti dell'Università di Firenze e che in talunni casi come quello della della catena che si chiamava Student Hotel e che oggi si chiama Social Hub sono veri e propri hotel in realtà ecco queste trasformazioni si stanno espandendo dal centro storico all'esterno lungo alcune direttrici una è sicuramente quella di Piazza della Libertà, Piazza Savonarola che arriva fino alle cure fino all'ex collegio della Querce che verrà trasformato in un hotel di extralusso con un meraviglioso parco oppure quella d'Ovest che partendo dal social hub di Viale Belfiore arriva fino a quella enorme speculazione e cementificazione al limite del Parco delle Cascine che sono le ex officine grandi riparazioni. L'altra direttrice è quella di Novoli, Mercafi e Reaeroporto. Ecco, gli appetiti di questi grandi gruppi immobiliari internazionali che ormai hanno allargato il loro shopping ben oltre il centro storico di Firenze pesano sulla città. Ma ricordiamoci sempre che questi appetiti non solo non sono stati frenati ma sono stati incentivati dalle scelte politiche dell'amministrazione firentina e questi appetiti hanno un forte impatto sul costo della vita e soprattutto sui costi dell'abitare quella crisi abitativa che a Firenze è un'emergenza oramai da anni ha toccato il culmine in questi anni e quindi questo fenomeno che talvolta noi chiamiamo turistificazione altre volte gentrificazione in realtà potremmo riassumerlo con due termini rendita e speculazione. [00:09:18] Speaker C: Allora, qui ci siamo spostati, siamo in Piazzale del Re, vediamo l'ippodromo del Visanno da una parte, la facoltà di agraria dall'altra parte, le cascine, l'inizio del parco delle cascine, qui c'è questo periodo dell'anno c'è anche le giostre, e anche qui c'è una partita importante che ha a che fare con agraria, ma non solo, ha a che fare col dare continuità al posto da cui siamo partiti, cioè la zona di Novoli, di Via Sorra degli Agli, eccetera. [00:09:46] Speaker B: Esatto, perché qui Agraria ha annunciato più volte di voler dismettere la sede e di prevedere questa sede in futuro, probabilmente riscettivo ed è evidente. Poi abbiamo Agraria per stare tutti presenti e dietro l'ippodromo c'è una via con tutta con tutte le scuderie. È evidente che chi sta costruendo di là dal fosso, di là dalla ponticina della ferrovia, ha tutto l'interesse a dire supero, supero e in questa maniera immaginiamoci un'area che da dove ci siamo partiti, Novoli, Università di Novoli, su arrivi fai 500 metri, arrivi al Puccini, Manifattura Tabacchi, via Fasiello lì tutta costruita Poi che fai? Superi il ponte e le cose più pregiate le metti nel parco. E' chiaro, è la continuità, una macro-isola che può partire da Piazzale del Re e arrivare in Palazzo di Giustizia. Quindi non pensiamo solo al centro storico, il grosso è qua. [00:10:53] Speaker A: L'area della ex manifattura tabacchi diventa dunque una cerniera. Una cerniera che parte da Novoli, dove è partito il nostro viaggio e arriva alla Leopolda, praticamente in centro città, ma addirittura una cerniera tra la città stessa e la più ampia città metropolitana. Di questo abbiamo parlato con Laura Manganaro, referente del comitato tutela ex manifattura tabacchi di Firenze. [00:11:19] Speaker F: Una delle caratteristiche salienti dell'ex Manifattura Tabacchi di Firenze, da sempre sottolineata dal comitato che qui rappresento, comitato che è sorto per la sua tutela ormai nel lontano 2011, è la sua posizione strategica di cerniera tra il centro della città e l'area metropolitana. Se questa felice situazione fosse stata sapientemente colta dal soggetto pubblico, si sarebbe ben potuto favorire nell'ex complesso manifatturiero l'allocazione di tutta una serie di funzioni pubbliche o di rilevanza pubblica. ricordiamo infatti che accanto alla manifattura corrono i binari della linea ferroviaria ormai dismessa che terminava la stazione Leopolda e che questo collegamento ferroviario costituiva una caratteristica fondamentale e importantissima perché collegava la manifattura non solo con i luoghi vicini ma con tutta la Toscana l'Italia e l'Europa un collegamento che ai nostri giorni possiamo anche definire pulito perché non incrementava il traffico veicolare e, di conseguenza, lo smog di cui la Piana Fiorentina ormai va saturandosi. Come Comitato, lungo tutti questi anni, abbiamo lavorato per dimostrare come, anche in virtù di questo prezioso collegamento, Tante nuove destinazioni a cui il complesso si prestava sarebbero state favorite. Ovviamente si trattava di destinazioni pubbliche che non avrebbero creato problemi di sovraccarico urbanistico in questa parte del quartiere 1. una gentrificazione con possibile successiva espulsione degli abitanti e il solito rincaro degli affitti. [00:13:09] Speaker C: Allora a proposito di continuità ci siamo spostati in quella che per uno scherzo del destino si chiama via Giovanni Michelucci. [00:13:18] Speaker A: Tra le altre cose. [00:13:20] Speaker C: Cerchiamo di capire dove siamo perché questa è una piccola rotonda. Noi abbiamo di fronte via Paesiello Via Paesiello che ci porta facendo la contromano alla manifattura tabacchi e al Puccine dove ci sono le case degli ex Ferrovieri, case molto molto molto belle per l'epoca. Alle nostre spalle c'è la Leopolda e vediamo in lontananza il nuovo Teatro del Maggio musicale fiorentino. Alla nostra sinistra c'è uno degli esempi. [00:13:51] Speaker A: Più belli studiati di Firenze, di archeologia. [00:13:54] Speaker C: Industriale, cioè i capannoni ottocenteschi dove venivano. [00:13:58] Speaker A: Fatte le riparazioni dei treni, che è. [00:14:01] Speaker C: Un'Area molto estesa e che in realtà collega parti importanti e nel nostro immaginario non collegate tra di loro. [00:14:09] Speaker B: Portaperato direttamente al sottopasso che collega piazzale del Re dove c'è Agraria alla manufattura tabacchi. Tutta quest'area qua su cui sono state fatte alcune decine di tesi di laurea di architettura che ha dei capannoni di pregio e altri invece più faticenti, è stata tutta resa edificabile ed è stato dell'unico caso un'area enorme data interamente a un pool di fondi di investimento privati più prestigioso, il Rothschild, che ha presentato l'autorizzazione per costruire 96.000 m2 a terra, che quindi se li spostiamo per altri, un intervento enorme, gigantesco, che crea la continuità diretta con la manifattura e poi dopo se si supera il fosso si arriva a quello che si parlava prima, agraria, lipposimo, le cascine, però la domanda oltre all'enorme impatto del costruito è per quale tipo di target le farà il gruppo Rochfield in questa città? Mi sembra una domanda retorica, però sia la domanda... [00:15:18] Speaker C: Noi qui non vedremo servizi, non vedremo asili, non vedremo cartolerie, non vedremo la città. [00:15:26] Speaker B: A mio parere una parte di Greenwashing la faranno, nel senso, ma molto molto marginale rispetto al cuore, cioè certamente come la manifattura si caratterizza per stare come si può dire su un target da quartiere VIP evidente che una grande parte di questo intervento in cui ci saranno studentati il lusso, alberghi e residenza, il residenziale in grande prevalenza e questo come si può dire la vera sfida di discussione per il futuro. [00:15:59] Speaker A: E di quest'ultima vicenda con cui chiudiamo questa prima parte del tetto sopra Firenze, una seconda parte sarà maggiormente destinata alle istituzioni, con la testimonianza di Paolo Degli Antoni, dottore forestale e attivista nel comitato ex Fiat Belfiore Marcello, che con uno sguardo tecnico ci parla proprio di questa vicenda alle spalle dell'Aleopolda. [00:16:25] Speaker G: Nei terreni compresi tra il canale macinante e via Paesiello c'erano le officine grandi riparazioni che cessarono servizio alcuni decenni fa e sono rimaste abbandonate per tanto tempo in una parte del sedime ferroviario ci fu realizzato il quartiere Leopolda e una parte è tuttora inutilizzato su questo ci è cresciuta una vegetazione in parte come accrescimento dei giardini che le officine avevano al loro interno quindi piante piantate dalle ferrovie e in parte per la ricolonizzazione spontanea da parte di specie della flora locale che conferiscono una preziosa biodiversità a questa striscia di terreno estesa circa quattro ettari, molto lunga e stretta. Le previsioni delle ferrovie sono quelle di mettere a frutto dei volumi maturati in parte attraverso la demolizione dei fabbricati industriali che verranno demoliti perché la maggior parte di questi non sono di pregio e quindi verranno demoliti in parte trasferendo dei volumi demoliti in zona campo di Marte che erano di loro proprietà e tutto concentrato sono 54 mila metri quadri di superficie utile che devono trovare posto in questa striscia di terreno. [00:18:11] Speaker A: Cosa è successo? Storie e voci per capire quello che accade.

Other Episodes